Co-progettazione in chiave agro-ecologica dell’azienda agricola Costapiana

La co-progettazione di Azienda Agricola Costapiana inizia ad aprile 2024, quando Enrico, coinvolgendo e aggregando un team di amici, esperti e tecnici provenienti da vari ambiti dell’agricoltura rigenerativa e dell’agroecologia, sviluppa l’idea di progettare in chiave agroecologica l’azienda agricola in co-proprietà con la sua compagna Francesca ed un gruppo di amici, con i quali condivide un progetto di co-housing.

Costapiana si trova nel comune di Valli del Pasubio (VI), a un’altitudine di 600 metri sul livello del mare. È caratterizzata da una pluviometria media di 1.700 mm all’anno ed ha un’esposizione a sud-est. L’azienda possiede 2 ettari di pascolo e 2 ettari di bosco.

L’idea di questa progettazione è stata fin da subito quella di creare un sistema agricolo resiliente, diversificato e rigenerativo, in grado di integrarsi al meglio in un ambiente montano come quello descritto. Questo sistema mira a soddisfare sia le necessità della comunità locale sia a preservare il grande valore paesaggistico di quest’area di media montagna, che ha subito un significativo abbandono negli ultimi 60 anni.

La progettazione è stata suddivisa in quattro gruppi principali:

1.   Progettazione dall’alto

Si è occupata della gestione dell’acqua e della progettazione di strutture e infrastrutture funzionali all’azienda, osservando attentamente le caratteristiche del territorio, studiandone la geomorfologia e la topografia, cercando di gestire al meglio le risorse disponibili. Nello specifico, si è focalizzata su:

  • gestione rigenerativa dell’acqua
  • keyline design (progettazione in linea chiave) SCOPRI DI PIU’ QUI
  • stoccaggio dell’acqua in laghetti di accumulo
  • impianti di irrigazione
  • gestione dell’esposizione alla luce solare
  • progettazione multifunzionale di strade e accessi
  • progettazione di strutture e infrastrutture funzionali all’azienda

2.   Progettazione vegetale

Ha consistito nella progettazione di un sistema agroforestale successionalmente, complesso e multifunzionale, che si sviluppa su differenti stratificazioni (basso, medio, alto ed emergente), ed e composto da un’ampia varietà di specie vegetali, sia da produzione che da supporto. Questi filari non hanno come unico scopo la produzione di frutta, bensì lo sviluppo di differenti funzioni nell’agroecosistema e l’incremento dei servizi ecosistemici. Alcuni di quelli più rilevanti nel nostro contesto sono: riduzione dell’erosione e della lisciviazione dei nutrienti, rallentamento, infiltrazione e stoccaggio dell’acqua piovana nel suolo, incremento della produzione di biomassa da usare come foraggio per gli animali oltre che per incrementare la sostanza organica nel suolo, stoccaggio di carbonio, ombra, frangivento e mitigazione degli agenti climatici estremi, hotspot di biodiversità funzionale e molti altri…

Nello specifico, la progettazione si è concentrata su:

  • progettazione di tutte le fasi della realizzazione e gestione di un sistema agroforestale successionale diversificato (che imita la successione ecologica che avviene in natura)
  • progettazione della coltivazione nelle aree intefilari di colture orticole, seguendo l’approccio del market garden e dell’orticoltura biointensiva; coltivazione di piccoli frutti e gestione dei prati-pascoli, in funzione di sviluppare un sistema agro-silvo-pastorale
  • lavorazione e preparazione appropriata del suolo
  • incremento e potenziamento della produzione e varietà del foraggio per gli animali allevati in azienda, attraverso la gestione del prato stabile, la realizzazione di erbai annuali e poliennali, e l’utilizzo di cover crops, la coltvazione di piante da supporto foraggereecc. ecc.

3.   Progettazione animale

Si è concentrata sull’analisi delle risorse ambientali e locali, in primis per valutare la specie e il numero adeguato di animali da inserire nell’agroecosistema. In un secondo momento, è stato progettato un piano di gestione degli animali, essenziale per ottimizzare e dinamizzare i cicli produttivi in azienda, oltre ad incrementare la fertilità in loco.

Nello specifico, i focus di azione sono stati:

  • analisi delle risorse naturali: suolo, acqua e del contesto ambientale e sociale
  • valutazione delle specie e del numero di capi da inserire nell’agroecosistema
  • progettazione dell’intero ciclo di allevamento di pecore e galline ovaiole al pascolo
  • ipotesi di scenari economici dei prodotti sul mercato
  • analisi delle risorse foraggere
  • piano e catena di pascolamento
  • gestione degli animali al pascolo
  • protezione dai predatori e gestione della fauna selvatica

4.   Gruppo scrittura

Insieme a Francesca Pisseri e Giacomo Albiero, è stato creato un gruppo dedicato alla scrittura di tutti i report degli incontri svolti, alla stesura di documenti formativi e divulgativi, i quali verranno convogliati nella tesi di laurea specialistica in Gestione ambientale delle aree di montagna di Giacomo. Questa tesi verterà sulla progettazione di un sistema agricolo diversificato in area montana con un approccio agroecologico: il caso studio dell’azienda agricola Costapiana.

Questi gruppi hanno lavorato separatamente durante il processo di progettazione, mantenendo una comunicazione costante e collaborativa per garantire che ogni sistema risponda alle necessità degli altri, cercando di costruire interconnessioni e mimando la complessità dei sistemi ecologici.

Giornata in campo di co-progettazione animale, Maggio 2024

Nel mese di maggio 2024, si è svolta una giornata di co-progettazione partecipativa in campo, durante la quale abbiamo documentato l’incontro attraverso un video realizzato dal nostro caro amico e filmmaker Marco Schiavon

Questo video riassume il processo partecipativo di co-progettazione durante una giornata sul campo del gruppo di progettazione animale.

Il gruppo, guidato da Francesca Pisseri, ha condotto osservazioni sulle risorse foraggere con l’obiettivo di valutare lo stato di salute dei prati, pascoli e boschi, sviluppando un confronto multi-attoriale per definire l’idea di allevamento e la gestione futura. L’analisi si è concentrata sulla composizione della biomassa floristica ad uso zootecnico e sulla salute del suolo, con particolare attenzione alla struttura, consistenza e presenza di lombrichi, indicatori di fertilità, nonché sulla valutazione dell’impatto che l’uso storico di questi pascoli ha avuto sul loro stato attuale.

Questa giornata ha rappresentato il punto di partenza per i successivi passi della progettazione animale, tra cui il calcolo delle risorse foraggere, il dimensionamento dell’allevamento (che deve essere tarato sulle risorse presenti nell’agroecosistema, principio base della sostenibilità), la scelta di specie e popolazioni animali da allevare, il carico animale e la pianificazione del pascolamento.

Durante la giornata, sono stati discussi in dettaglio anche aspetti cruciali della progettazione, come la gestione rigenerativa dell’acqua, il keyline design e la progettazione multifunzionale di strade e accessi. Inoltre, sono state discusse alcune modalità per incrementare il foraggio per gli animali e la progettazione delle coltivazioni di orticole e piccoli frutti nelle aree interfilari del sistema agroforestale.

Per concludere, questa modalità di co-progettazione rappresenta un processo innovativo, entusiasmante, coinvolgente ed in divenire. Essendo l’azienda agricola anche un progetto sperimentale e di ricerca, la progettazione proseguirà in futuro seguendo vari passi, quali il monitoraggio degli indicatori di salute dell’agroecosistema, la valutazione degli indicatori di incremento della fertilità del suolo e del benessere animale, l’analisi del potenziamento dei servizi ecosistemici e dell’impatto ambientale e sociale che questo tipo di progettualità può avere nell’ambiente montano.

Quello che sicuramente abbiamo appreso fino ad ora è l’importanza di tenere conto in primis del contesto ambientale, ecologico e sociale, in cui è inserita la realtà agricola, creando dei focus group che generino conoscenze condivise, facilitino gli apporti di ciascuno al progetto e prevengano difficoltà nella comunità locale, sottolineando quanto sia cruciale dedicare tempo, energie e risorse a questa fase fondamentale dello sviluppo di un progetto.

Questa co-progettazione è stata resa possibile grazie a:

Francesca Pisseri medica veterinaria agroecologa

Rachele Stentella (Rete semi rurali)

Mattia Cacciatori e Sofia Chiudinelli Fiorini (Azienda Agricola La pecora del bosco)

Diario Cortese, Orticoltore, ricercatore e formatore (Ortoforesta)

Marco Nardini, agrotecnico e progettista (Agrometrica)

Giacomo Albiero, agricoltore e studente di gestione sostenibile ambiente montano

Enrico Battistello agrotecnico, agricoltore e formatore

Francesca Conati Antropologa e insegnante di yoga

Con il contributo e il sostegno di tutto il gruppo cohousing

Nella nostra pagina PATREON sono presenti tutte le registrazioni degli gli incontri online ed in presenza riguardanti questa co-progettazione

LI TROVI QUI: https://www.patreon.com/rizosfera a partire dal piano Endomicorrize

Grazie!!

Enrico e Francesca per il Collettivo Rizosfera